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51a Stagione
LE FURBERIE DI SCAPINO
di Moliere

LA TRAMA:

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Quando si trattò di decidere quale spettacolo del filone dei classici avrebbe concluso l’emozionante stagione del Cinquantesimo di attività teatrale della Compagnia dei Giovani, la scelta fu spontanea, quasi scontata.
Con “Le furberie di Scapino” una compagnia di giovani poco più che ventenni si cimentò con un testo di un autore classico del calibro di Molière proprio in quella prima stagione 1959/1960 che segnò l’inizio di una vicenda umana e teatrale ancora in cammino.

Fu una scelta piena di coraggio e, forse, anche di un briciolo di sana incoscienza. Una scelta che ha voluto esprimere, da subito, il desiderio di trasmettere al pubblico, anche attraverso l’allestimento di un testo classico, i valori di una lettura rispettosa nella messinscena, di un impegno corale nella realizzazione, di un entusiasmo scevro da ogni forma di personalismo: valori che sono propri del teatro filodrammatico.

A quell’allestimento altri ne sono seguiti, portando sul palcoscenico diversi Autori Classici, perché appartenenti alla dimensione storica del Teatro: Goldoni, Cechov, Shakespeare, De Moratin e … Molière: eccoci nuovamente a misurarci con lui, con questo Grande del teatro di tutti i tempi, affascinante creatore di vicende, di intrighi, di personaggi dalla statura umana e umoristicamente resa.

Mettere in scena la farsa di Scapino, con il suo brillante gioco delle parti, ci ha affascinato. L’impegno profuso dall’ultima “generazione” di attori della Compagnia dei Giovani, affiancata da un gruppo di “veterani”, è segno di una continuità ed è pure un passaggio di consegne. È per questo che noi, dello “Scapino” di oggi, ci rivolgiamo con gratitudine verso coloro che, allora, decisero di intraprendere questo percorso teatrale, affidandosi a Molière. Perciò abbiamo voluto che la scenografia riecheggiasse un bozzetto originale di Pino Della Zizza e si avvalesse di un fondale realizzato da Angelo Mascherpa per le prime edizioni di questa commedia.

Il Pubblico si senta invitato a riscoprire, insieme alla Compagnia dei Giovani, la bellezza dello spettacolo, che sarà una festa per tutti.